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venerdì 17 agosto 2012

Hanno venduto l'Italia alle società segrete



Viene pubblicata in questi giorni l'indagine della commissione dell'ONU sui crimini in Siria realizzata, per la maggior parte, interrogando dei testimoni in campo di rifugiati siriani  a Ginevra.    Il team, guidato dal brasiliano Paulo Sergio Pinheiro, parla di violenze atroci commesse dall'esercito siriano, e di crimini efferati 'ma meno gravi' dell'arma di liberazione della Siria. A confermare le informazioni dell'ONU sarebbero anche i comunicati del cosiddetto Osservatorio
Siriano per i diritti umani, gestito da Rami Abdel Rahman, a capo anch'egli di un gruppo in esilio con sede in Gran Bretagna. Hanno affermato che si tratta di un'indagine indipendente fatta da investigatori indipendenti,  saremmo curiosi di sapere chi ha pagato e quanto e costata. Tutto rientra nel format lanciato dalle primavere arabe, quando le prime notizie sulle violenze dell'esercito di Gheddafi giunsero da Bengasi a Bruxelles, attraverso una fonte accreditata di BBC, Al Jazeera e AFP. Dinanzi ai diplomatici dell'UE venne presentata una lista di articoli scritti da media, con notizie mai verificate ma ben studiate per smuovere l'opinione pubblica e aprire il dialogo sulla cosiddetta 'No Fly Zone'. Poi stranamente i nomi di questi personaggi spariscono, e se oggi volessimo sapere chi ha dato quelle informazioni all'ONU sulla Libia, non troverete prove o documenti, ma solo links dei video delle testate giornalistiche che hanno sponsorizzato e combattuto la guerra.



Oggi la storia si ripete: abbiamo un Osservatorio Siriano che parla da Londra, c'è una serie di video falsi e manipolati ritrasmessi dai network internazionali, esistono organizzazioni umanitarie schierate vicine all'ONU. Della famosa inchiesta effettuata dall'ONU non è stato mostrato un frammento o una testimonianza visiva e materiale delle atroci violenze del regime siriano, di cui tanto millantano nei loro report  da consegnare ai governi.
Nelle parole dei giornalisti e commentatori, i guerriglieri che hanno scatenato una guerra civile in Siria sono divenuti degli 'attivisti', anche se con un mitra ed un bazooka tra le mani, inneggiando alla Jihad. Citiamo, tra i tanti casi, quello del Corriere della Sera (Siria, inchiesta Onu: forze del regime colpevoli di crimini contro l'umanità) che, commentando il video ritrasmesso dalle agenzie internazionali, definisce 'attivista' un guerrigliero, che mostra le bandiere di Al Qaeda, brandendo un fucile. 




Si sono persino inventati i cosiddetti "comitati di coordinamento locale anti-regime", quasi a dare ad intendere che questa massa di mercenari si sia riunita in un'organizzazione per discutere di politica. Spingersi sino al punto di mentire così spudoratamente può significare una profonda ignoranza, o un criminale intento di disinformazione, ma anche incoscienza e irresponsabilità. Non esiste nessuna deontologia, né giornalistica né politica, e neanche economica se vogliamo, ma solo il prodotto di una massa informe di cocainomani, figli dei media del regime delle corporation, che il sistema ha reso schiavi e degli  utili idiota. Il prototipo di giornalista più frequente da incontrare ha un profilo basso, dall'indole corrotta e  dal cervello completamente corroso dalla cocaina. Basti vedere come il mediocre giornalista Paolo Brosio che, dopo la sua folgorazione sulla via di Medjiugorje,  è tornato nel modo  reale per rilanciare un'altra truffa e propaganda ai danni dei poveri pellegrini. Da tali personaggi non possiamo certo aspettarci atti di eroismo, o quanto meno di lealtà nei confronti degli ideali di universale umanità. Nessun media allineato ha dato il  giusto rilievo agli identici delitti commessi dalle bande dei terroristi sulla popolazione, nei confronti degli stessi giornalisti siriani, nel tentativo di difendere la Siria dagli attacchi incrociati di Al Jazeera e BBC.




D'altro canto, ci chiediamo come mai la RAI non abbia inviato dei propri inviati sul campo per fornire al pubblico italiano una propria versione dei fatti.  Le agenzie italiane non inviano  nessun giornalista perchè è chiaro che hanno deciso di seguire una determinata linea politica, quella della menzogna, esponendo anche al rischio che qualcuno a Damasco non gradisca il 'voltafaccia'. Ma forse anche i tempi sono cambiati, e i nostri inviati cosiddetti di guerra non possono più manipolare i budget con ricevute false, con lauti compensi alle traduttrici e i fantomatici sequestri. Non ci sono più soldi falsi per pagare i riscatti, oppure il nostro Ministro degli esteri non vuole più pagare, perchè sostiene che gli italiani si avventurano in posti che non devono andare. Il fatto è che purtroppo il nostro Ministero deve affidarsi a società di sicurezza private, ma si è mai chiesto perchè? Onore, medaglie, avanzi di carriera, tutto in nome dei falsi e veri sequestri.
Resta poi il problema che la nostra politica estera non ha alcun valore e di recente si è davvero svalutata. E' divenuta l'immagine riflessa di un ministero occupato da un abusivo, per mano del più ipocrita e falso Presidente della Repubblica degli ultimi 150 anni. Ma allora Signor Ministro Terzi, quando in quelle segrete stanze fate accordi e non li rispettate come facciamo a saperlo? Bisognerebbe almeno avere il coraggio di dire che l'Italia oggi è fondata sulla massoneria,
sulle cooporations, sulle banche e sulle associazioni segrete, e che le guerre che combattete 
non sono per la democrazia, e la libertà, ma  servono alle cooporation per colonizzare ingannando i popoli. Dovete avere il coraggio di dire che non esiste un nemico e che al Qaeda era tutta una farsa, e ammettere la verità che anni prima abbiamo scoperto chiedendovi prove. 
Avete voluto abassare gli occhi dinanzi ad un sistema fatto da figli d'arte e dalle carriere, che non ci ha portato a nulla. Volevate il terrorismo e avete massacrato persone solo per farvi dire quello che volevate sentire,  avete bombardato civili utilizzando la NATO, che oggi non è altro che una "agenzia specializzata di mercenari al servizio delle lobbies". Crimini ben più efferati vengono commessi dalle organizzazioni arabe, come la Internazionale Islamica, che assolda poveri ragazzi e li manda al macello davanti ad un esercito.
All'Europa, al nostro Ministro Terzi, al mondo occidentale servono morti, a costo di sgozzarli loro stessi per poter dimostrare che quello che stanno  facendo è giusto, ed è per questo che oggi chiamano attivisti i guerriglieri islamici di Al Qaeda. Ma vi siete mai chiesti perché hanno bisogno dell'opinione pubblica? Perché con le nostre tasse paghiamo queste macchine diaboliche della propaganda e dei bombardamenti.  Come spiegare, quindi, all'opinione pubblica che in realtà Al Qaeda è una Gladio che lavora per il sistema Atlantico? Come definire il nuovo esercito della libertà: Mujiaheddin, Al Qaeda Buona, Falso Esercito di liberazione siriano no di certo, per cui la scelta è ricaduta su "Attivisti con un bazoka, con un mitra in mano e con la bandiera di Al Qaeda".
In questo crimine anche l'Italia, grazie al nostro Ministro Giulio Terzi di Santagata, avrà un piccolo ruolo di comparsa. Non potendo più vedere la realtà con i suoi occhi e si sbilancia in comunicati a dir poco pro 'clintoniani', arrivando persino ad affermare che "le Nazioni Unite devono svolgere un ruolo veramente incisivo sulla crisi in Siria". Parole che abbiamo già sentito dire dalla Signora del Dipartimento di Stato Americano, che sta cercando ad ogni costo di ottenere una  'No Fly Zone' per la Sira. Purtroppo, Ministro Terzi, la storia la ricorderà come colui che non ha voluto vedere, ed è stato complice. Arriverà infatti il momento che questo assassinio sarà condannato, perchè tante falsità non possono essere dette senza aspettarsi delle conseguenze.
Da parte nostra, non prendiamo parte a questa sceneggiata, e denunciamo la grande manipolazione che ogni giorni viviamo. Noi crediamo ancora l'Italia di Enrico Mattei, una Italia di tante piccole aziende felici e fiere, nell'Italia del popolo nero in Belgio fiero di essere italiano. Con questi crimini non centriamo, e diffidiamo i nostri funzionari, e il Ministro Terzi a rappresentarci...


Un vero cinema 'Made in Qatar'
Si tratta presumibilmente di un'immagine da dietro le quinte della produzione in Qatar del film "The Resounding Fall". Video e  immagini finte sono state registrate per poi essere visualizzati in telegiornali e video per simulare la caduta  del Governo siriano.
Questo video mostra come Al-Jazeera trasmette video falsi su una manifestazione con  data e luoghi diversi, per mostrare al mondo che ci sono manifestazioni in varie date e città contro il governo siriano e contro il presidente Bashar Al-Assad. mentre la verità è nascosta dalla propaganda di massa.
Guardando l'immagine trasmessa alla spalle dei due giornalisti, è possibile notare come vengano utilizzati gli stessi uomini più di una volta, o un altro uomo 3 volte.
Fuori agli studi televisivi di Al Jazeera di Doha, è possibile trovare la riproduzione della Torre dell'Orologio di Homs, utilizzata in molteplici filmati di manifestazioni.


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