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martedì 12 febbraio 2013

IL "LAVORO DI CITTADINANZA" e le vere RIFORME DA FARE NEL NOSTRO PAESE


Grafico (1)

Quelle che vedete sono le Entrate dello Stato Italiano linea blu, e le spese al netto degli interessi passivi sul debito linea fucsia, o al lordo di interessi passivi linea rossa.

Possiamo dire che:

1) Se le spese con interessi passivi linea rossa sono sempre superiori alle entrate, linea blu, è ovvio che il debito pubblico sia destinato a crescere per sempre e che quindi il regalo fatto alle banche è una volontà dei nostri politici fin dal divorzio TESORO BANCA D'ITALIA del 1982.

2) Detto quanto scritto sopra, lo Stato italiano può fare due cose:

a) Fare in modo che il Pil cresca più delle spese che paghiamo e che regaliamo alle banche, le quali usano quel denaro per prestarlo fino a 10 volte.

b) Creare processi inflattivi, che obblighino le banche, a prestare soldi, per non vederli svalutati dall'inflazione, i soldi creano prestiti, gli imprenditori investono, assumono e pagano salari, i salari generano consumi e crescita del Pil. 
Nel frattempo l'inflazione fa calare il valore reale del debito, mentre il pil cresce più che proporzionalmente.

Ma tutti voi sapete che dal 1971, il paradigma è cambiato lo potete leggere qui, quindi secondo voi è sostenibile tutto questo?

Guardate il grafico (2) per la spiegazione dettagliata andate qui.

Grafico (2)


Come vedete dagli istogrammi grigi, dal 1971 in poi, il differenziale di PIL rispetto alle variazioni del Debito Pubblico, passa da positivo, ad instabile negativo, sono gli istogrammi grigi/bianchi.

Diciamo come stanno le cose, è in atto un processo per ritornare a politiche europeiste, liberiste, basate su teorie dell'800 come l'Equivalenza Ricardiana, la Legge di Say, l'individualismo, il meno Stato e lo Stato Liberale che non ha nulla a che fare con la libertà e lo spiego qui, perché prevede la sottrazione del diritto di voto a noi cittadini. 

Queste politiche hanno uno scopo, quello di arricchire attraverso un processo di austerity le classi dominanti, e non parlo di chi ha 1 o 2 milioni di euro in banca, parlo di classe dominante vera quella dei banchieri, dei politici e delle multinazionali.

Cosa dovremmo fare:

1) Riprenderci la sovranità monetaria attraverso un processo di NAZIONALIZZAZIONI BANCARIE a partire da MPS, che impedisca a chi ha commesso degli sbagli o truffe, di scaricare sui cittadini il costo del suo errore. Questo è necessario per evitare che banchieri americani e tedeschi si impossessino del potere in Italia di creare MONETA-CREDITO.

2) Rivedere il nostro sistema pensionistico, trasformandolo tutto in sistema CONTRIBUTIVO, e soprattutto ridurre drasticaemnte, le rendite superiori ai 3000 euro. 
Il motivo dipende dal fatto che finanziariamente un pensionato si è pagato il 50% circa della sua rendita. Fino a 3000 euro questa rendita ritorna in consumi, quella che eccede i 3000 euro, è un costo che produce un deficit nel differenziale contributi - erogazioni pensionistiche.
Negli ultimi anni questo deficit, si aggira intorno ai 60 miliardi l'anno e potete vedere il grafico qui. 
Vi dicono che l'INPS è in equilibrio solo perché ogni anno vengono ad esso trasferiti 80 miliardi a copertura del deficit.

3) Rivedere i costi della struttura pubblica e tutti gli stipendi pubblici superiori ai 3000 euro. Tutto questo per i motivi che abbiamo visto prima per le pensioni, tagliando le remunerazioni immediatamente e cercando di evitare differenziali tra retribuzioni minime  e massime superiori al 500%. 


4) Evitare le privatizzazioni, salvo che ne derivi per lo Stato un vantaggio economico oggettivo poiché lo Stato siamo noi cittadini, e soprattutto rivedere il sistema delle partecipazioni pubbliche.

Dobbiamo riportare sotto al controllo dello Stato Le Banche, l'Energia, le telecomunicazioni, ed i Trasporti.


Ricordo a tutti che la concorrenza perfetta non esiste, esistono oligopoli e cartelli.

La moderna teoria economica diffusa dal 1900 in poi ci dice che in un sistema dove non interviene lo Stato  e dove si lascia agire il laissez faire, l'equilibrio che si determina spesso è di sottoccupazione.

L'Equilibrio generale, che si raggiunte in questi sistemi è un equilibrio di tipo teorico matematico, basato su una concorrenza perfetta che non esiste. L'ottimo Paretiano viene raggiunto anche quando un soggetto ha tutto e gli altri non hanno nulla e più o meno sono i motivi che giustificano l'austerity. 
La logica del laissez faire, stabilisce che esiste un equilibrio, quando non può esser migliorata la condizione di un soggetto senza peggiorare quella di un altro.


L'evoluzione degli stati verso forme DEMOCRATICHE dal 1900 in poi, ha obbligato a  considerare queste questioni dal punto di vista economico, sociale e politico e dal 1900 gli Stati hanno cominciato ad intervenire nell'economia.

Lo Stato nell'economia garantisce:

1) Un prezzo più basso. Questo perché uno Stato può produrre finché ricavo marginale=costo marginale.

2) Uno Stato può evitare licenziamenti potendo produrre temporaneamente in perdita. La perdita temporanea, viene recuperata con le tasse sui consumi.

3) In caso di crisi, lo Stato evita il ricorso alle Casse integrazioni, fornendo liquidità al sistema, la svalutazione della moneta conseguente, obbliga le banche private a prestare soldi ed i processi inflattivi favoriscono investimenti, l'occupazione garantisce benessere e consumi.

4) Lo Stato in molti stati garantisce un REDDITO DI CITTADINANZA. E parlo di Belgio, Olanda, Inghilterra, Germania dove sostengono le famiglie nel pagamento degli affitti.

Io chiederei a questo Stato, non un reddito di cittadinanza, ma 'UN LAVORO PER LA CITTADINANZA'.

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