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martedì 12 febbraio 2013

L'Empirico e la curva di Phillips (o Fisher):

Il metodo scientifico divide il mondo in due fazioni, Cartesiani ed Empirici.


I primi credono nella ragione, nell'uso della logica, nella matematica come strumento per spiegare le cose; i secondi credono nel metodo empirico, nell'esperimento, nella necessaria ripetibilità dei risultati per affermare una teoria.



Il povero empirico, si scontra giorno dopo giorno con la dura realtà, la complessità dei fenomeni, e non riuscendo a trovare una soluzione costante alle sue elucubrazioni, spesso errate, sceglie l'atteggiamento mentale dello scettico.

Purtroppo la logica di Ockham, trova il suo limite nella ricerca di teorie semplici per spiegare fenomeni complessi e lo scontro che sovente si verifica con l'eccezione, rafforza la convinzione del povero scettico, a credere al suo mondo, bastato sull'esperienza sensoriale, senza alcuna apertura verso la ragione, attuando una critica ad oltranza fine a se stessa.

L'esistenza di eccezioni, di solito non pregiudica una teoria, basta solo usare la ragione, riformulandola in modo da chiarire il fenomeno ricomprendendo l'eccezione, senza buttare necessariamente nel secchio nella sua totalità, ciò che ha sempre funzionato.

Qualora questo non fosse possibile ricordiamo allo scettico, l'esistenza di strumenti più moderni, ad esempio gli approcci matematici basati sulla teoria dell'informazione, che ricomprendono l'inferenza sulla minima lunghezza di descrizione. La moderna statistica, permette di trasformare una distribuzione di risultati apparentemente contraddittori e stocastici (casuali), in una informazione gestibile attraverso l'attribuzione della probabilità ai risultati.

Uno degli argomenti preferiti dallo scettico oggi è la relazione tra disoccupazione ed inflazione.

Il Trade Off tra disoccupazione ed inflazione, non appartenendo al mondo metafisico, è stato presto analizzato e studiato empiricamente da PHILLIPS che nel 1958 pubblica uno studio "La relazione tra la disoccupazione ed il tasso di variazione dei salari monetari nel regno unito 1861-1957".

L'argomento era stato studiato anche da Irving Fisher negli anni '20 ed è per questo che oggi molti definiscono questa relazione Curva di Fischer.

La curva tende a spiegare come ad una crescita dell'inflazione ne consegua una diminuzione della disoccupazione e viceversa.

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